05/10/10

CI stiamo spegnendo.

Ogni giorno dedico del tempo a guardare i vari siti che raccolgono le campagne Italiane. Sto parlando di tutte le campagne, quelle vere, approvate dal cliente e mandate in onda. Programmate in un piano media. Non sto parlando dei favori, delle campagne ad hoc per premi che probabilmente non arriveranno, di annunci per botteghe o parrucchieri.

Ebbene ho tratto una conclusione: questo lavoro sta morendo.

Non esistono più i fuoriclasse, e se esistono non possono più esprimersi, schiacciati dal peso del cliente, delle dinamiche di marketing. E allora ecco che menti ritenute illustri partoriscono campagne che anche il più scarso degli studenti di pubblicità potrebbe produrre. Nessuno spicca. Ognuno potrebbe benissimo scrivere il suo nome sotto ognuna di quelle campagne, perchè ognuno potrebbe pensarla. Nessuno invidia più il lavoro degli altri, anzi pensa per fortuna che non l'hanno passato a m sto brief. Non c'è più la fame di fare creatività, pensare totalmente fuori dagli schemi, fregarsene dei paletti. Perchè tanto si arriva sempre allo stesso punto, fare quello che vuole il cliente. E non importa se sei partito da un'idea che avrebbe potuto vincere il Gran Prix o da una che ti vergogni pure solo di aver pensato, in tutti i casi arriverete lì: nella mediocrità di un'idea che serve ad accontentare tutti e nessuno.

Basta fare un esempio: se a Londra diciamo "in base a quello che esce è carina e funziona..." vuol dire che siamo di fronte a un lavoro molto buono, di tutto rispetto. Se la stessa frase si riferisce alla pubblicità italiana siamo di fronte a un lavoro appena appena appena sufficiente, forse.

E il discorso è sempre lo stesso: non contiamo niente, e non facciamo nulla per fare qualcosa per lo meno degna di essere chiamata creatività.

Se contassimo qualcosa non uscirebbe lo stesso spot di 20 (VENTI) anni prima (1990 - 2010).

Se contassimo qualcosa ci rifiuteremmo di firmare campagne come quelle del duo Travolta Hunzicker che, episodio del doppiatore italiano a parte, fatico a capire vista la mancanza di un minimo senso di logica spazio temporale.

Ultima puntata:
John parte prendendo e pilotando il suo aereo dall'Hangar, Michelle lo saluta "recitando"(???) l'offerta. Vediamo l'aereo decollare, ma, colpo di scena, John è ancora lì perché non può stare lontano da Telecom. Ma l'aereo chi cazzo lo guida??? E non poteva dirglielo e basta invece di fare sta pagliacciata e fare schiantare un aereo senza pilota?

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