Quando ero bambino si giocava al telefono senza fili (che all'epoca non voleva dire uccidere zombie sull'iPhone). Una frase detta nell'orecchio "passava" attraverso diverse persone che di volta in volta la capivano con una sfumatura diversa finché dopo una decina di passaggi solitamente era abbastanza differente dall'originale. Ricordo che non ci trovavo nulla di divertente in un gioco del genere fino a che qualche anno dopo (sempre preadolescienziale ovvio) si finiva sempre con qualcosa di pornografico che all'epoca faceva molto "ribelle".
Senza divagare è il momento di rispolverare quel giochino abbastanza assurdo, giusto perché quando smette di essere un gioco e diventa quotidiano può diventare un vero incubo.
Creativo dice: vorrei fare un uomo vestito da gorilla che suona la batteria.
Account capisce e dice: allora c'è quest'uomo vestito da qualcosa che suona la batteria.
Assistente junior direttore comunicazione capisce e dice: Allora c'è questo modello svestito e una batteria che suona.
Assistente senio direttore comunicazione capisce e dice: allora c'è questo modello o modella svestita con della musica in sottofondo.
Direttore comunicazione capisce e dice: mettiamo Belen che non fa un cazzo con la musica che "tira" in questo periodo.
Amministratore delegato (quello che decide) dice: ok, ma veramente paghiamo qualcuno per questa roba, chiedevate a me e ve la trovavo gratis un'idea del genere.
Ovviamente è una provocazione figlia però di un fatto che mi lascia sempre allibito. Un'idea prima di arrivare a chi la deve approvare passa attraverso troppe menti, troppe voci che sicuramente la manipolano anche di poco, per suscitare approvazione al diretto superiore.
Mi è capitato tantissime volte di presentare ad assistenti di direttori marketing che altro non erano che ragazzi poco più che ventenni figli di "non sa chi sono io" e sentirmi rispondere: "Bello, fosse per me va bene ma purtroppo non sono io a decidere, è il mio capo." e puntualmente il capo, che poi aveva presentato a quello più capo di lui arrivava con mille modifiche mentre un capo più capo di tutti ancora non aveva visto nulla perché lui si scomodava solo dopo che tutti i sottoposti avevano giocato a capo e capetto con l'agenzia.
Allora ragazzi di marketing e comunicazione delle aziende fatevi questa domanda: "ma voi che cazzo di lavoro fate?" Siete solo dei messaggi umanoidi che come corrieri portate informazioni da una parta all'altra di Milano o vi hanno assunto perché hanno una benché minima fiducia nelle vostre decisioni?
Prendete voi una decisione e prendetevi le vostre responsabilità oppure levatevi dalle palle e fateci presentare a chi decide in cima a questa piramide che fa perdere un quantitativo di tempo enorme (esistono progetti in ballo da più di un anno!!!) e soprattutto distruggono tutta la creatività di un'idea smantellandola a colpetti qua e là apportando modifichine (diminutivo diventato l'incubo di ogni creativo) uscite da chi poi si scopre non conta nulla.
Son contento che ogni tanto tornano i post che mi piacciono tanto. Grandi!!!
RispondiEliminaFinalmente qualcuno che parla chiaro, circostanziato e senza troppi piagnistei. Ultimamente i blog che si occupano di queste tematiche sembrano più dei baby-corner dell'ikea dove in mezzo a un sacco di palle e di bambinoni iper-egocentrici c'è n'è sempre qualcuno che strilla perché qualcun altro l'ha spinto e l'ha fatto cadere.
RispondiEliminaUG