18/07/11

Siamo solo noi.



Ogni tanto bazzico ancora tra le "grandi agenzie" e putroppo mi capita spesso di osservare uno strano fenomeno.

Lo definirei "un ringiovanimento invecchiante". Ossia si sta notando un abbassamento vistoso delle età dei direttori creativi, e questo è buono, molto buono. A livello di idee sembra esserci un miglioramento, ma a livello di gestione non si fanno passi avanti, sembra di avere a che fare con i soliti vecchi direttori creativi.

Anzi sembra esserci maggiore esaltazione, fretta di sfruttare la propria posizione e incapacità visibile di gestire al meglio le situazioni. Sembra che un po' tutti si dimenino al grido di "Mò che son direttore creativo faccio quel cazzo che mi pare".

E di conseguenza si genera una nuova piramide di nomine:

Executive Creative Director: quei due brief e mezzo fighi ce li facciamo noi e se c'è qualche cliente che vuol fare una campagna più o meno fake, la facciamo noi. E se c'è uno stagista con un'idea fighissima lo rincoglioniamo di complimenti, lo facciamo firmare (qui sta la differenza coi vecchi) e però ci mettiamo le mani noi così ci vantiamo anche noi.

Associate, Deputy, Client, Vice Creative Director: sembra che abbiamo potere, ma alla fine smazziamo solo la merda che gli executive non vogliono fare. Siamo praticamente degli stagisti a stipendio pompato (neanche tanto), ma stiamo zitti perchè anche se magari i soldi son sempre gli stessi sul biglietto da visita c'è scritto comunque creative director (in inglese of course) e magari la prossima volta che cambio agenzia posso diventare executive e ricominciare il giro da capo (vedi sopra)e fare finalmente quel cazzo che mi pare.


Senior Creative:
smazzo la merda in attesa di un miracolo. Per fortuna comunque posso far fare le cose agli stagisti e ritrovarmi alle sette a far l'ape (bzzz, bzzz).

Junior Creative:
non mi pagano un cazzo, ma non mollo, voglio produrre idee, fare, disfare, nessuno mi aiuta e mi piove addosso la merda. Ma un giorno farò un'idea geniale che i miei executive mi cambieranno leggermente. Voglio diventare come loro.

Stagista: Ma che merda è sto lavoro? Io voglio vincere Cannes con le mie idee. Peccato che sopra di me ci sno 50 persone pronte a incularmi l'idea, salire sul carro o farmela pagare se ci riesco.


Il vero problema è che in Italia nella agenzia si ragiona acnora a strati e comparti stagni. Quand'è l'ultimo brainstorming (non presentazione con le idee già fatte e finite) dove tutti si sono messi in gioco attorno a un tavolo a pensare a delle idee fregandosene dei propri ruoli che non valgono niente, ma facendo gruppo per trovare la soluzione vincente?

E chi lo sa, meglio far quel cazzo che mi pare e farlo fare agli altri.

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