Un giorno un direttore creativo di un'agenzia di quelle grosse, a grandi linee, mi disse: "Le scuole di creatività sono un problema. Illudono i giovani, fanno sembrare il nostro un lavoro figo, un lavoro dove si può fare quello che si vuole. Poi questi ragazzi illusi arrivano nelle agenzie e si deprimono perchè devono fare per lo più cose creativamente mediocri e nessuno li ha avvertiti."
Io pensai:"Beh, mi sembra il minimo."
Ora, vedendo i premiati all'ultimo Spot School Award, mi viene il dubbio che qualcuno li abbia avvertiti benissimo e che loro di conseguenza si siano messi a fare il compitino per far piacere ai clienti (sociali e veri) del concorso.
Creatività al minimo consentito, lavori molto tristi, criterio di premiazione da tipica agenzia italiana. Questa cosa non mi piace. Non sono i giovani a doversi adattare a un sistema vecchio, è il sistema a doversi adattare alle idee fresche, innovative, creative ai massimi livelli dei giovani.
Posto l'unico lavoro, a nostro avviso, meritevole di menzione di quelli vincitori allo SSA.
Giorgio Dursi per Legambiante. Shortlist.
Con i video la situazione sembrerebbe migliore, suprattutto per Legambiente.
Non vuole essere una critica agli studenti, ma a chi li forma. Ci fossero stati insegnanti come Droga, Cabral e company, cosa avrebbero fatto fare agli studenti?
23/06/08
Generazione Boh.
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studenti
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Il lavoro di Giorgio Dursi è davvero molto carino e a mio modesto avviso avrebbe meritato + di una shortlist.
RispondiEliminaBravo Giorgino!!!
Brutti lavori, in effetti.
RispondiEliminacome al solito i lavori brutti da vedere e imbarazzanti concettualmente non arrivano da hdemia. Ma nelle altre scuole hanno idea di cosa sia l'art direction?!....imbarazzante!
RispondiEliminaApppreciate you blogging this
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