Il 22 maggio ci saranno le premiazioni del Radiofestival, ovvero della creatività italiana via onde radio.
Di solito non esprimiamo il nostro giudizio, ma la qualità dei radio finalisti di questo anno non può rimanere impunita (almeno dal nostro punto di vista).
Tutti i radio seguono uno schema fisso: situazione strana-prodotto-gioco di parole/gag svelata.
C'è un appiattimento creativo nei radio italiani secondo solo ai film di Natale.
Cito Taddeucci che a sua volta cita Jim Thornton che in giuria Radio a Cannes disse:
“...se a questo radio togliamo il prodotto e lo mandiamo in onda, è uno dei più merdosi pezzi di commedia radiofonica che abbia mai sentito”.
Bisogna assolutamente andare oltre. Tanto per fare un esempio ecco cos'è un radio creativo. Lo hanno fatto in Spagna, dietro l'angolo.
Prima c'è una presentazione, i comunicati radio cominciano a 1:03.
03/05/08
Radiofestival. Finalisti.
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Mamma mia... quello dei pelati è imbarazzante...
RispondiEliminaNon bisogna però dare la colpa solo ai creativi, nessun cliente se la sente di rischiare qualcosa in più. Per loro il radio perfetto sarebbe la ripetizione del loro prodotto per 30 secondi.
Cambierà mai in Italia questo sitema?
Mah...
PS: complimenti per il blog :)
tristezza...
RispondiEliminaHahahah...
RispondiEliminaNon so bene chi sia ma jim thortnon la sa lunga...
Chi dovrebbe vergognarsi per me sono i giurati. Piuttosto non si premia nessuno. Se questi sono i migliori 7 raio di quest anno vuol dire he è proprio finita.
RispondiEliminaAltro che lingotto...
Io sono dell'idea che prima di dire male degli altri bisogna prima dimostrare di essere migliori. Questi radio probabilmente sono i migliori tra altri che fanno ancora più pena.
RispondiEliminaMi ricordo un" PIII- PIII, la tua TT ti ta chiamando" che mi faceva girare stazione appena lo sentivo. Oppure altri terribili.
Questi non sono sicuramente da leone, ma non si sputa nel piatto dove si mangia.